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Calimera

In Greek, the town's name means " good  morning".
In fact, Calimera is another of the towns forming the "Grecia Salentina", an area, whose culture, folklore and traditions were deeply influenced by Byzantine-Greek communities that settled in the past.
In the park, there is a small monument containing an ancient Attic burial stone, given by the city of Athens to Calimera in 1957.

At the top of this monument is a motto, referring to the burial stone: "Zeni su en ise ettù sti Kalimera" (in Greek script: Τσένη 'σού 'εν είσαι ετού στη Καλημέρα), meaning "You are not a stranger here in Calimera", which underlines the close relationship and common origins of Calimera with the rest of Greek civilisation.

Much of the old town has been renovated; The parish church was rebuilt in the 17th century.

Ultima domenica di settembre - La fiera mercato della Madonna di Costantinopoli segna la ripresa piena della vita del paese dopo la pausa estiva. Da qualche anno alla fiera si affianca una serie di manifestazioni, dalla mostra dei prodotti dell'artigianato locale, ad una serie di spettacoli, allestiti nei giorni precedenti la fiera. Alla Madonna di Costantinopoli è dedicata una chiesetta alla periferia del paese; al suo interno, un affresco seicentesco mostra, attraverso la foggia dei vestiti dei due vescovi effigiati, la convivenza del rito greco e del rito latino.


28-29 luglio - San Brizio, Santo Patrono di Calimera, era un allievo di San Martino, di cui prese il posto come Vescovo di Tours, in Francia. Sull'arrivo di San Brizio a Calimera fioriscono le leggende; certo, già nel '500 gli era dedicata la Parrocchiale. La festa a Lui dedicata è la più importante del paese ed è tradizionale occasione di incontro con i calimeresi che vivono fuori dal proprio paese.

21 giugno- Un'antica festa popolare si svolge a Calimera per San Luigi; è la festa dei lampioni, le cui origini risalgono probabilmente al periodo bizantino. Con materiali poveri (canne, spago, colla, carta velina) vengono realizzati lampioni dalle forme più svariate: navi, aerei, stelle, campanili, ecc.. Le costruzioni, grandi anche cinque o sei metri, vengono quindi appese per le strade ed illuminate dall'interno. In uno scenario da fiaba, si svolge la festa con musiche e danze popolari.
 
Madonna di Roca - Primo sabato di maggio - In questo giorno si svolge il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Roca, protettrice di Calimera. Roca, località sull'Adriatico distante circa quattordici chilometri, è il luogo da cui nel '500 la popolazione si spostò nei paesi di Calimera, Vernole, Melendugno e Borgagne. Per questo motivo le popolazioni dei paesi prima indicati tornano ogni anno in pellegrinaggio alla loro città. La domenica successiva si svolge a Calimera, nell'ambito della festa patronale, la fiera della Madonna di Roca.

San Vito - Lunedì dell'Angelo - È dedicata a San Vito un'antica chiesetta, al centro della quale un grande masso forato richiama il rito propiziatorio della fertilità, di origine pagana. Per la pasquetta, nel Lunedì dell'Angelo , la popolazione di Calimera si reca per tradizione nei pressi della chiesetta e compie ancora oggi il rito del passaggio attraverso la pietra forata.

San Biagio - Martedi 3 febbraio - San Biagio, Santo di origine orientale, protettore della gola, è anche protettore dei carbonai (craunari) e per tale motivo è festeggiato, a Calimera, in una radura ai margini dell'antico bosco, fondamentale elemento di vita per la popolazione. Analoghe feste popolari si svolgono in onore di San Biagio in Sardegna, in Piemonte, nell'ex Jugoslavia (Vodnjan). Un'antica chiesetta semiipogea testimonia del culto del Santo ed attende un restauro conservativo, per il quale è stato approvato il progetto.
 

Caprarica di Lecce, Carpignano
Salentino, Castri di Lecce, Martano, 
Martignano, 
Melendugno,
Vernole, Zollino

 
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