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Esportare in Nord America

ESPORTAZIONE  IN USA :

Regolamentazione delle importazioni.

La struttura delle dogane statunitensi è articolata in 20 Custom Management Centers (CMCs), ognuno dei quali coordina numerose zone doganali ed aree portuali.

Sdoganamento e documenti di importazione-Quando una spedizione raggiunge il territorio statunitense, l’importatore delle merci (proprietario, acquirente, consegnatario o broker abilitato delegato ad effettuare tali operazioni) devono consegnare i documenti relativi all’ingresso delle merci all’Ufficio del direttore doganale del porto di arrivo.

Oltre a contattare le dogane USA l’importatore, per determinate categorie merceologiche, deve interpellare altre agenzie governative, citate nella sezione "Documentazione richiesta" per la verifica dei requisiti tecnici, sanitari e di etichettatura dei prodotti.

Entro quindici giorni di calendario dall’ingresso delle merci nel territorio degli Stati Uniti, devono essere presentati agli uffici doganali i seguenti documenti:

- Entry Manifest, modulo 7533; o Entry/Immediate Delivery, modulo 3461, o altra documentazione eventualmente richiesta dalla direzione locale delle dogane;
- Documentazione relativa al trasporto negli Stati Uniti (polizza di carico, lettera di vettura rilasciata dal corriere);
- Fattura commerciale o fattura “pro forma” nel caso non sia possibile produrre quella commerciale. La fattura deve contenere le seguenti informazioni: porto di ingresso, nomi di venditore ed acquirente, Paese di origine, una descrizione dettagliata della merce, indicazione della sua quantità e del suo valore, indicazione della valuta, nome dello spedizioniere;
- Documentazione descrittiva della natura e della quantità delle merci (Packing list);
- Eventuale documentazione tesa a comprovare l’ammissibilità delle merci all’interno degli Usa.

Esiste una procedura automatizzata Automated Manifest System, che consente il rapido sdoganamento delle merci, basata su uno speciale permesso richiesto precedentemente all’arrivo delle merci al porto di destinazione, con modulo 3461. Tale sistema si applica esclusivamente ai seguenti casi: merci in arrivo dal Canada o dal Messico, forniture ad agenzie governative, campioni destinati a fiere, merci specificamente autorizzate dall’amministrazione delle dogane.
Le merci non possono definirsi ufficialmente entrate negli Stati Uniti fino a quando la loro consegna non viene approvata dalla dogana, dietro pagamento dei relativi dazi. L’importatore deve collaborare con i funzionari delle dogane nelle procedure di ispezione e rilascio dei materiali.

Classificazione doganale delle merci: Il codice di classificazione delle merci ("Harmonized Tariff System") ricalca il sistema armonizzato di designazione dei prodotti, a sua volta basato sulla nomenclatura di Bruxelles.

Dazi doganali e imposte addizionali alle importazioni : Tutti i beni d’importazione sono soggetti o esenti da dazi doganali a seconda della classificazione nella Harmonized Tariff Schedule of the United States. L’imposizione varia a seconda del Paese di origine.

Documentazione:
1) Una dettagliata descrizione dei beni
2) Un campione accompagnato da scheda tecnica sulle caratteristiche
3) Costo dei materiali di produzione e percentuale in cui sono impiegati per la realizzazione del prodotto finito.
4) Indicazioni sulla destinazione d’uso del prodotto e ogni indicazione che possa risultare utile alla sua classificazione.

Importazioni temporanee e campionari : E’ ammessa l’importazione temporanea di merci all’interno degli Stati Uniti per il periodo
massimo di un anno, prorogabile sino a tre, dietro versamento di un deposito cauzionale generalmente pari al doppio della tariffa doganale applicabile.
Sono ammessi al regime di importazione temporanea i beni che debbano essere riparati, lavorati o comunque processati, ma non rivenduti negli Stati Uniti e quelli destinati a fiere ed esposizioni. Lo stesso trattamento è riservato agli articoli di campionario.

Categorie di merci proibite:
- Alcuni oggetti d’arte precolombiana provenienti dai Paesi sudamericani
- Materiale che infrange leggi internazionali di copyright;
- Armi da fuoco non approvate dal Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms;
- Specie animali in via d’estinzione;
- Prodotti derivati da specie animali protette;
- Quasi tutti i tipi di carne fresca;
- Narcotici e farmaci pericolosi (alcuni tipi di steroidi);
- Merci provenienti da Paesi colpiti dall’embargo commerciale Usa.

Classificazione Merci: Uno dei punti principali che si devono considerare per le esportazioni dall’Italia verso gli Stati Uniti è quello relativo alla classificazione della merce in quanto è determinante ai fini dei dazi. I prodotti in importazione vengono classificati nello HTSUS principalmente in base alla loro identità e ai contenuti. La categoria o categorie d’appartenenza devono essere indicate nel compilare le dichiarazioni doganali utilizzando i codici e le descrizioni HTSUS.

La determinazione della classificazione d’appartenenza è un processo abbastanza complicato e non sempre del tutto logico. È suggeribile, quindi, di rivolgersi fin dall’inizio ad un consulente doganale con esperienza nel settore specifico del prodotto che s’intende importare negli Stati Uniti.
Eventuali errori nel classificare i prodotti in importazione, anche se commessi
in buona fede, possono risultare estremamente onerosi per l’entità che viene dichiarata quale importatrice.

Valorizzazione Merce: Altro punto di grande rilevanza in materia doganale per evitare inconvenienti in importazione, è sicuramente quello relativo alla valorizzazione della merce in importazione.

Disposizioni in Generale: Per ogni prodotto classificato nella dichiarazione doganale si dovrà indicare il relativo valore. Un’errata valorizzazione rappresenta il rischio di maggiore importanza nell’importazione di merci negli Stati Uniti.
Infatti, in base al Customs Modernization Act, l’importatore ha l’onere di provare di aver usato la “debita attenzione nell’importare, classificare e valorizzare” le merci, in caso contrario qualora l’amministrazione consideri l’importatore negligente, le sanzioni e ammende divengo piuttosto onerose e possono includere delle penali, oltre ad interessi su dazi non pagati o pagati in misura inferiore.

Per evitare ogni difficoltà si raccomanda di: Mantenere aggiornati i registri e la documentazione societaria, amministrativa e di contabilità industriale;
Rivolgersi ad uno spedizioniere accreditato e con specifica conoscenza del tipo di merce da importare;
Consultare un legale con esperienza in materia doganale, qualora in dubbio su come stabilire la valorizzazione della merce in esportazione.
Come nel caso della classificazione, anche in materia di valorizzazione è possibile ottenere un parere previo da parte del servizio doganale ed evitare così di correre rischi inutili.

Fattura commerciale.
La fattura commerciale deve contenere i seguenti elementi:
- Paese di origine e porto di ingresso negli Usa;
- Dati identificativi della parte venditrice e di quella acquirente;
- Descrizione dettagliata dei beni;
- Quantità, specificando pesi e misure;
- Per beni destinati alla vendita, il prezzo espresso nella valuta con cui sarà effettuato il pagamento.
- I beni consegnati ma non destinati alla vendita dovranno comunque essere indicati con il loro prezzo di mercato.
- Costi relativi all’imballaggio, spese di assicurazione e spedizione e ogni altro onere sostenuto per l’importazione dei beni.
- Sconti e abbuoni.
- La fattura e tutta la documentazione dovranno essere compilate in lingua inglese o accompagnate da traduzione.

Documenti di trasporto
Trasporti via mare: Bill of Landing
Trasporti via aerea : Airway Bill
Non esiste obbligo di assicurazione

Dal 1992, ai sensi del Fair Packaging and Labelling Act, gli Stati Uniti richiedono che tutte le etichette per tutti i prodotti riportino le indicazioni di misura espresse sia secondo il sistema SI che secondo quello anglosassone (pollici/libbre). Tutti gli articoli d’importazione devono riportare il Paese di origine, che può essere quello di produzione o di assemblaggio finale. I semilavorati devono indicare il paese di origine solo sull’imballaggio. Da ricordare che le etichette dei prodotti alimentari devono riportare, a differenza di quanto avviene in Unione Europea, una tabella contenente tutte le proprietà nutrizionali (contenuto lipidico, proteico, vitaminico e calorico).

Speciali indicazioni e diciture sono richieste anche per le bevande alcoliche ed altri articoli soggetti a normativa. Tra questi si ricordano: tabacco e sigarette, che devono arrecare l’avvertenza ‘’nuoce gravemente alla salute”; i prodotti infiammabili e le apparecchiature elettroniche, soggette all’omologazione con gli standard della Federal Communication Commission (FCC).

Etichettatura: Con poche eccezioni, tutti i prodotti che vengono importati negli Stati Uniti devono essere appropriatamente etichettati e se non lo sono, le Dogane possono, a secondo dei casi, rifiutarne l’importazione o sequestrarli e farli distruggere. Per ogni prodotto ci sono norme e regolamenti particolari; tuttavia, quelli di maggior rilevanza, non solo per la loro severità, sono relative ai prodotti alimentari e tessili.


Regolamentazione U.S. FDA per alimenti, bevande e integratori alimentary .La U.S. FDA regola alimenti, bevande ed integratori alimentari per il consumo animale ed umano negli Stati Uniti.

Registrazione alla US FDA e Requesiti dell’Agente. (U.S. FDA Bioterrorism Act) - La Registrazione alla US FDA e’ richiesta per tutte le aziende che producono, manipolano, impachettano o imagazzinano alimenti, bevande o integratori alimentari da essere consumati sul territorio Statunitense. Aziende localizzate fuori dagli Stati Uniti devono avvalersi di un Agente per la comunicazione con la U.S. FDA.

Prior Notice Express (Sending Food and Beverages to the USA) : La Prior Notice e’ richiesta per ogni spedizione che entra in USA. Un documento con il codice a barra chiamato, Numero di Conferma, é rilasciato dalla U.S. FDA e deve accompagnare la spedizione.

Food Canning Establishment (FCE) e Process Filings (SID)Esempi FCE-SID : La Registrazione del Food Canning Establishment (FCE) ed il process filings e’ richiesto per i prodotti a bassa acidita’ e per prodotti acidificati da essere consumati negli Stati Uniti.

Revisione delle Etichette per alimenti, bevande ed integratori alimentari : Il 22% delle detenzioni negli Stati Uniti sono dovute ad errori o incorrettezze nell’etichettatura. .


 

Sistema distributivo Usa : Lo schema classico dei canali di distribuzione indica i seguenti canali, a livello vendite
all'ingrosso:
- Filiale
- Importatore/Distributore
- Agente/Rappresentante ed a livello vendite al dettaglio:
- Grandi Magazzini (catene o indipendenti)
- Discount Stores (catene o indipendenti)
- Specialty Stores (catene o indipendenti)
- Catalog Stores
- Negozi privati
- Vendite per corrispondenza (Mail Orders), per telefono o TV.
- Franchising (vendite su licenza)

Riguardo le prospettive future delle vendite on line, un’interessante ricerca di Forrester Research esamina i modelli di comportamento ed il potere di acquisto dei giovani americani, utenti della Rete. Il profilo socio-demografico è: età 16-22 anni; reddito spendibile annuo (globale): 37 miliardi di dollari.

Sono 12,4 milioni i giovani utenti Internet (il 50% di quella fascia d'età) e, secondo la ricerca, a differenza degli utenti adulti, hanno ormai "interiorizzato" Internet nei loro modelli di comportamento (e consumo). Questo significa che la Rete è per loro il principale strumento per studiare, divertirsi, fare conoscenze e, non ultimo, per fare acquisti.

Questa interiorizzazione ha diverse importanti implicazioni per coloro che vogliono offrire prodotti/servizi di valore su Internet a questi consumatori:

1) fornire informazioni dettagliate ed aggiornate;

2) offrire qualcosa in cambio delle informazioni personali del giovane utente;

3) ampia possibilità di configurare il prodotto/servizio secondo le esigenze del consumatore;

4) prove gratuite ed omaggi mirati per attrarre l'attenzione;

5) ampio utilizzo dell' email per costruire la fedeltà del giovane utente, attraverso messaggi-novità mirati alle sue esigenze.


Riguardo le vendite tramite cataloghi postali, si rileva che i consumatori sono incentivati a comprare per corrispondenza da normative fiscali che annullano le tasse su un prodotto, se spedito ad un indirizzo in uno Stato diverso da quello del produttore. A seconda della dimensione e del peso dell’oggetto, i prezzi di spedizione possono rivelarsi fortemente inferiori alle tasse che sarebbero aggiunte se il consumatore completasse il suo acquisto nello Stato di residenza.

Negli Stati uniti come nel Canada  è molto diffuso il modello del centro commerciale che riunisce attorno a un grande magazzino una serie di piccole boutique, negozi affiliati (franchise) e generalmente un’area di ristoranti fast food.
La principale catena di grandi magazzini americana è Wal-Mart, molto diffuse i punti vendita delle catene Sears, J.C. Penny e Federated Department Stores, che controlla i grandi magazzini Macy’s e Bloomingdale’s.
Florida, Texas e Pennsylvania sono gli Stati con il maggiore numero di centri commerciali, mentre la zona nord orientale del Paese ha la più densa concentrazione.

Il concetto dello “Shopping Center” è stato trasferito anche su Internet, dove le due forme di distribuzione si sono fuse creando quelli che gli analisti definiscono “Cyber-Mall”, ovvero centri commerciali in rete dove è possibile fare acquisti navigando attraverso “pagine” gestite da vari operatori commerciali uniti in un unico grande sito.
La scelta dei canali distributivi è strettamente legata al tipo di prodotto che si vuole sportare, alla distribuzione geografica dei potenziali clienti e della concorrenza, ed all'ampiezza degli investimenti finanziari dedicati all'impresa.

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